Conto corrente offshore
Salve a tutti Popolo del Dividendo,
Oggi facciamo quattro chiacchiere sul conto corrente offshore.
“Offshore” in fondo è una parola evocativa per certi versi. Non solo perché molti quando sentono la parola offshore si vedono inondare da un fiume incessante di contante ma anche perché fa pensare a tutti i soldi che dovresti versare all’erario, ma che terrai per te.
Ma la domanda che ti frullerá nella testa maggiormente è se è legale e se ci sono banche che ti facilitano in questo percorso.
Partiamo subito dicendo….SÍ, ad entrambe le domande.
Infatti molte banche londinesi prevedono la possibilità di aprire un conto corrente offshore. Questo è tuttavia un argomento particolarmente controverso perché é uno di quei topic dove ognuno si sente in diritto di dire la sua, poco importa che sia una sciocchezza. Opinioni che spesso sono frutto di luoghi comuni e disinformazione. Di tante cose che non vengono dette e che non ti vengono raccontate.
Partiamo col dire che offshore significa, almeno letteralmente, “all’estero”. Quindi associare questa parola ad un paradiso fiscale non è propriamente corretto, tuttavia, ai fini di questo post lo vogliamo utilizzare nell’accezione ormai di uso comune e quindi riferibile a giurisdizioni fiscali particolarmente favorevoli.
Naturalmente il conto corrente aperto in questo tipo di giurisdizioni (mooolto vantaggiose) vi viene raccontato come l’escamotage usato dai trafficanti di droga per nascondere i proventi del malaffare (e qui non si esclude che questo può accadere o che qualcuno che fa del male utilizza anche degli strumenti finanziari particolarmente articolati per mascherare i proventi delle loro attivitá).
Tuttavia possiamo affermare che questo strumento é anche nei pensieri di tantissimi imprenditori onesti e rispettabili che intendono utilizzarlo per scopi perfettamente legittimi.
Il conto corrente in un paese offshore, come giá ribadito numerose volte, non è una fattispecie illegale o contro la legge.
Cosa diversa, invece è l’attività che svolgi grazie a quel conto bancario. Se ti puó consolare ci sono centinaia, anzi migliaia di società in tutto il mondo che usano questo tipo di conto corrente per gli usi più disparati, molti dei quali rientrano nella legalità (comunicando con l’Agenzia delle Entrate, i propri capitali all’estero e di conseguenza, poter calcolare la quantità di tasse che dovresti pagare).
Quindi il conto corrente offshore non è di per se stesso un’azione in frode al fisco (e, detto tra noi, frodare il fisco semplicemente avendo un conto corrente offshore non è neanche tanto facile, data l’alta comunicazione bancaria ormai a livello mondiale).
Questa è solo un misto tra opinione comuni e voci di corridoio che ti vengono ripetute da anni e anni (e delle quali probabilmente ti sei convinto sulla scorta di chissà quale guru ma senza conoscere fondamentalmente le legislazioni internazionali) e che non hanno alcun addentellato nella realtá.
E detto tra di noi, neanche quei guru dai quali attingi informazioni sono particolarmente preparati.
Se poi parliamo del conto corrente britannico potresti pensare sia simile a quello italiano. Da un certo punto di vista non avresti torto, tuttavia, sebbene ci siano alcune similitudini nei documenti da presentare, vi sono delle diversità dovute alla burocrazia britannica (poca ma inflessibile).
Ciò significa che se un dipendente della banca ti chiede di avere un documento italiano autenticato dal notaio benché il documento medesimo sia già stato a sua volta autenticato dall’ufficiale di stato civile, tu dovrai procedere come ti è stato chiesto e basta. Non iniziare con la filosofia del “ma é la stessa cosa” perché non solo non funziona, ma soprattutto è controproducente (e alla burocrazia britannica non interessa).
Non è una questione di mancanza di fiducia nei tuoi confronti, ma semplicemente un impostazione schematica e univoca che loro pretendono venga rispettata: una mancanza di preparazione intrinseca per poter procedere all’accettazione di un documento che non è stato corredato dai crismi che loro hanno stabilito come necessari per poter procedere.
Comunque si deve seguire un determinato schema operativo che non è così intuitivo e che puó nascondere molte insidie se non è fatto nel modo giusto.
E la nostra consulenza è stata ideata proprio a questo scopo e darvi tutti gli strumenti per fronteggiare il mercato internazionale senza alcun timore di non conoscere i segreti del mestiere: https://themoneylawyers.com/consulenza/.
Scrivi un commento