Conto corrente britannico

Salve, imprenditore del popolo del dividendo.

Quando pensi dal conto corrente britannico pensi di sicuro al conto corrente italiano e che l’apertura del conto corrente britannico sia simile a quello del conto italico.

Ma così come ci sono similitudini nei documenti da presentare, vi sono delle diversità dovute alla burocrazia: quella italiana burocraticamente lunga e quella britannica, poca, ma inflessibile (ciò significa che se un dipendente della banca ti chiede di avere un documento italiano autenticato dal notaio, benché quel documento italiano sia già stato autenticato dall’ufficiale di stato civile, e la nozione di pubblico ufficiale per la burocrazia britannica non esiste, e si pretende che si è verificato dal notaio, perché anche la funzione dello stesso notaio in Inghilterra è differente da quella che si ha in Italia, è perché se la legge dice “a” per loro è “a” e a loro non interessa il fatto che in Italia esiste la figura del pubblico ufficiale). 

Non è una questione di mancanza di fiducia nei tuoi confronti, è semplicemente un’impostazione schematica e univoca che loro pretendono venga rispettata nel momento in cui si passa da uno qualsiasi dei passaggi amministrativi. 

Quindi nel caso il documento debba essere autenticato dal notaio, quel documento viene richiesto specificamente dal notaio non perché di per se stesso l’autentica di un altro ufficiale non qualifica il tuo documento come originale, è semplicemente una mancanza di preparazione intrinseca per poter procedere all’accettazione di un documento che non è stato corredato dai crismi che loro stessi hanno stabilito come necessari per poter procedere.

Ora facendo l’esempio del certificato di residenza che viene di solito autenticato da un dipendente del comune che è ufficiale di stato civile e quindi la cui autentica in termini della legge italiana dovrebbe fare fede assolutamente senza alcun dubbio, senza alcuna remora, per lo stato inglese la stessa cosa non vale perché per i loro criteri il notaio è l’unica figura a livello internazionale a valere e per internazionale si intendono i rapporti reciproci tra i due paesi, e la cui autentica viene considerata come effettiva, come vigente, come vincolante e quindi, sebbene da un punto di vista formale l’autentica dell’ufficiale di stato civile del comune, per quanto riguarda il certificato di residenza, è valida, a livello formale per loro è inaccettabile.

Perché il dipendente della banca inglese, che non è un un laureato di Harvard e che ha una preparazione che bene o male hanno molti dei dipendenti bancari che stanno dietro gli sportelli di una qualsiasi banca italiana, ha un sapere che è molto schematico, molto organizzato e soprattutto inflessibile, quindi se ti è stato chiesto quel documento, quello è l’unico documento che ti ti darà la possibilità di procedere con l’apertura del conto corrente bancario.

Sempre in tema di conto corrente un’altra domanda che ci viene fatta e se qualcuno che non è residente sul territorio ha la capacità di aprire un conto corrente.

 Vedi, a livello teorico è possibile, ma a livello pratico tuttavia non è semplice, non è facile.

Naturalmente questa è una risposta che dovrebbe essere argomentata per molto tempo e non è il caso di rispondere in un breve post.

Diciamo che in generale è possibile.

In pratica comunque si deve seguire un determinato schema operativo che non è così intuitivo come si può pensare, tuttavia non è illegale, non è illecito e non è nulla di sbagliato.

Per oggi è tutto, un saluto dai tuoi Money lawyers 

P.S.: Questo lo hai già visto: https://themoneylawyers.com/training-money-storm/ ?