TAX GURU

Ciao ragazzi e di nuovo un caldo benvenuto dai vostri Money Lawyers.

Nel caso ancora non ci conosci, noi siamo gli avvocati Fabio Santoro e Oreste Petrillo e abbiamo insieme fondato la SAPE CONS LTD, una società che aiuta imprenditori come te ad internazionalizzare i loro business all’estero in quanto esperti in apertura, gestione e crescita di società Ltd nel Regno Unito e nelle giurisdizioni offshore oltre che in transazioni internazionali.

Crediamo sia per questo che ci chiamano Money Lawyers.

Queste poche righe sono ad appannaggio dei tanti Tax Guru ed i vari specialisti della fiscalità on-line che quotidianamente ti rovesciano addosso bidoni di informazioni sulla società all’estero (che è brutta e cattiva), sulle tante cose che non devi fare perché la società all’estero ti fa correre il rischio di esterovestizione (e lí parte la suggestiva immagine di un poliziotto che fa scattare le manette ai polsi del truffaldino evasore).

Di converso questi baldi ragazzi ti propongono una versione diversa (come il Fisco Amico) approfittando della loro presenza sul web costante e incessante. Una versione fatta di per slogan straordinari e promesse che sembrano magia (ovviamente sono in maggioranza sciocchezze, però fanno sempre sorridere, almeno noi).

Tuttavia ci rendiamo conto che, a te che probabilmente guardi i loro post e sei un imprenditore, alcuni di quegli slogan risultano estremamente appetibili una volta messi gli occhi addosso.

Vediamo insieme alcuni di essi:

  1. Fisco Amico
  2. Tasse all’1%
  3. 50% di risparmio (fino al)

Siamo onesti, vedendoli cosí fanno gola a tutti, soprattutto quella del Fisco Amico (non so te, ma a me fa venire in mente qualcosa sullo stile “Telefono Azzurro” – “Siamo tutti un’allegra famiglia felice e ci vogliamo tanto bene”).

Quella che dice tasse all’1% poi é fantastica. 

Lo spasso del terzo slogan (quello del 50%) sta tutto nella parola “finoa ” (ma ci arriveremo).

Certo questi motti sembrano tanta roba, ma quelli che li esprimono non possono fare diversamente perché da questa impostazione il bacino d’utenza (la clientela) che riescono a tirare su è ampio.

 Venendo ai fatti ció che ti viene detto a questo riguardo da codesti gentiluomini, in alcuni casi é leggermente distorto. In altri casi sono delle cazzate vere e proprie.

Cominciamo subito a smontare un po’ delle sciocchezze e facciamolo in ordine.

Il fisco amico, caro mio non esiste e non esisterá mai in Italia. Il fisco non ti è e non può esserti amico per una semplice ragione: il fisco italiano è alla canna del gas!

Forse non ti piacerá sentirtelo dire ma é la realtá.

Il disavanzo tra le entrate e le uscite (al netto di corruzione, tangenti e quant’altro) è troppo elevato. 

L’Agenzia delle Entrate italiana ha sempre bisogno di nuove entrate, quindi è sempre alla ricerca di qualcuno che incolpevolmente (o anche colpevolmente) ha fatto qualcosa di opinabile, grazie alla quale appioppare multe salate (basandosi sul regole assurde oppure al limite della follia).

Questo perché in Italia c’è bisogno di fare cassa, costi quel che costi. 

Indovina questa filosofia quanto puó andare d’accordo con un concetto come il Fisco Amico.

Quindi ció che ti viene detto in merito è assolutamente inverosimile in Italia. 

Fine della storia.

La storia dell’1% di tasse e del 50% di risparmio sono poi delle assurditá concettuali e veri e propri errori che devono camuffare una veritá scomoda, ossia che in Italia non si può pagare poche tasse perché nella nazione dove vivi se stai pagando poche tasse vuol dire che hai fatto poco fatturato.

Questa è la semplice realtá.

Non esiste alcun segreto oscuro che rivela formule spaziali, ma solo una constatazione da fare ossia che in Italia non si può pagare poco perché la pressione fiscale è tra il 60% e il 70%. 

Quindi, a meno che non hai la fortuna di rientrare nel regime dei minimi (quindi di fatto, guadagnare il minimo sindacale per un business) preparati all’idea che pagherai l’ira di Dio.

Mi dispiace ma è così.

Per essere ancora piú precisi la promessa dell’1% é fuorviante in quanto ti induce a ritenere che é la percentuale da pagare su tutto il fatturato (quando invece non è cosí). 

Quella del 50% allusiva perché ti fa pensare che quella è la percentuale che risparmierai (quando, in termini contrattuali, basta far risparmiare un solo centesimo per aver adempiuto alla promessa – simpatica l’espressione “fino a”, vero?) e nessuno ci può fare nulla.

Fatti un favore, levati dalla testa queste assurdità.

Ma la cosa peggiore di questi sedicenti Houdini della fiscalitá é darvi consigli che, seppur astrattamente giusti, sono non attinenti ed irrealizzabili. 

Piccola premessa: uno dei grandi consigli che gli Houdini ti danno (e per la quale si fanno pagare) è: “di’ tutto al tuo commercialista!”

AMMAZZA CHE LAMPO DI GENIO!

A saperlo prima…. 

E noi che pensavamo che al commercialista si dovessero sparare solo minchiate. In fondo è la prima cosa che viene in mente quando si ha a che fare con i commercialisti, gli avvocati ed, in generale, i propri consulenti.

Meno male che c’è Houdini! 

Ma torniamo a noi. 

I consigli per i quali sborsi un pacco di quattrini, come dicevamo, non sono attinenti ad ogni tipo di business (a livello pratico) seppur a livello concettuale sono possibili. 

Facciamo l’esempio classico per eccellenza, il consiglio cardine su cui si fonda il potere di Houdini e compari (una nozione che conosce qualsiasi commercialista da quattro soldi), ossia l’utilizzo della cosiddetta “direttiva madre figlia” attraverso la struttura delle Holding. 

Queste ultime, se non lo sai, sono una struttura legale che prevede la compartecipazione azionaria di due società che sono tra loro collegate in un rapporto di prevalenza dell’uno sull’altra (per esempio se tu possiedi l’80% o il 100% di una società e sei a tua volta una società, allora le due società sono in un rapporto di reciprocità a livello legale perché una di esse ha il controllo azionario dell’altra……ecco quella è una holding). 

La società che possiede quel patrimonio azionario (che non deve essere necessariamente elevato perché le leggi prevedono che si può avere anche appena il 10% della società) si chiamano società controllanti. 

Quelle che subiscono il controllo azionario si chiamano società controllate. 

In poche parole ti ho spiegato un concetto che ti rendono complesso, come gli scribi facevano col popolo di Israele.

Ció detto va di moda che le Holding internazionali utilizzino la Direttiva Madre/Figlia (perché da la possibilitá di pagare le tasse solo sul 5% dei dividendi distribuiti).

Tutto molto affascinante ma, come detto, è anche un esempio pratico di come questo consiglio non sia universalmente attuabile da ogni tipo di business e se hai seguito attentamente uno degli altri post o video che abbiamo messo a disposizione saprai bene il perché.  

Consigli come quello sopra, infatti, non possono essere utilizzati da società che, per loro natura e conformazione, non hanno una grande liquidità ed un bacino di utenza particolarmente elevato. 

Questo perché innanzitutto la Direttiva copre solo i dividendi e non tutto il fatturato (come ti viene fatto intendere). 

Quindi tutte le societá oggetto del rapporto azionario devono pagare le tasse societarie in ognuna delle giurisdizioni dove la società ha sede. Questo significa che se la societá ha sede in Italia con azioni in UK e USA, la società italiana dovrá pagare l’IRES (e tutte la altre imposte), quella britannica pagherá la Corporation Tax e quella americana pagherá la Corporate Income Tax. 

Soltanto dopo la pulizia dovuta alle tassa societarie si possono distribuire i dividendi. 

Altra cosa che non ti viene detta è che le società che costituiscono le holding devono essere “attive”.

Quindi se stai pensando a un assemblaggio di scatole vuote, ripensaci perché per far girare la giostra in questione ci vogliono società operative. 

La prima cosa controllata dall’Agenzia delle Entrate di qualsiasi paese è (come viene chiamata in Italia) la congruità (un concetto comune a quasi tutte le giurisdizioni del mondo) ossia la realisticità della struttura.

Quindi, puoi anche avere tutte le scatole vuote del mondo, ma se dalla sera alla mattina le userai per far piovere un flusso di contante da una società estera all’altra allora saranno problemi. 

Questo vuole anche dire che tutte le societá della holding devono essere precise e puntuali in termini amministrativi e questo richiede uno sforzo non indifferente (in termini economici, di struttura, di personale e organizzativo).

Queste non sono cose che si fanno con leggerezza e senza essere ben preparati.

Ad ogni modo giá il fatto che personaggi come Houdini e compari, che postano un giorno sí e l’altro anche sull’esterovestizione, non appena li hai pagati, ti consigliano di utilizzare le holding, la trovo una contraddizione. 

Tuttavia una volta che il consiglio ti viene dato, per quanto non in linea con la tua struttura personale, arrivederci e grazie. 

Loro hanno fatto il loro dovere e hanno adempiuto alla loro parte del contratto (contratti lunghissimi scritti in braille). Poco importa che del consiglio in questione non te ne fai nulla (perché per creare una serie di schermature societarie tramite le quali veicolari i tuoi soldi, ti richiede uno sforzo che non è da tutti). 

Non staremo qui a prenderti in giro, se hai per esempio cinque società attraverso le quali  distribuire dividendi devi tenerle tutte attive e farle commerciare tutte quante e non è una cosa tanto semplice. 

Ma la cosa piú divertente di quelli che ti consigliano di non andare all’estero e che quasi tutti loro, non so se lo sai, la societá all’estero ce l’hanno eccomo (e alcuni anche piú di una)! 

In poche parole mettono in pratica quel consiglio che tu non puoi seguire (probabilmente grazie ai soldi che tu gli hai pagato). In sintesi la loro liquidità è tale da poter creare tutti gli enti veicolo che vogliono. 

Non so tu ma noi personalmente ci vediamo qualcosa di sbagliato nel consigliare a voi di restare in Italia a fare gli eroi davanti al fisco italiano mentre loro comunque hanno tutta la possibilità di farsi arrivare i tuoi risparmi nei loro conti correnti all’estero.

Naturalmente non devi fidarti di noi sulla parola. 

A questo riguardo quindi ti invitiamo a fare da te tutti i controlli del caso (una semplice serie di visure camerali, come abbiamo fatto noi quando abbiamo studiato il mercato dei tax guru in Italia, delle societá dei tuoi eroi farebbe al caso tuo. Costano poco e chiunque puó farle).

 In ultima analisi la societá all’estero, nell’ottica di Houdini&Co, va male soltanto se sei tu a farla (mentre per loro va alla grande). Uno strumento legale fatto per diffondere paura tra chi non conosce le leggi e le loro applicazioni. 

Non fare quella faccia, la leva della paura viene usata quotidianamente in moltissimi settori, soprattutto dal commercialista che cura magari i tuoi affari.

Quest’ultimo (cosí come tutti gli altri) puó appartenere ad una delle seguenti categorie:

  1. il commercialista che non ha mai trattato la fiscalità internazionale e quindi queste cose non le sa e, quindi, spara a casaccio;
  2. il commercialista che si occupa di fiscalità internazionale e che magari queste cose le sa.

Se chiedi aiuto al tuo commercialista per espanderti all’estero devi sempre tenere a mente che é come chiedere ad un professionista se gli sta bene che gli porti via una fonte di entrata su quale fattura.

Cosa credete che possa mai risponderti?

Ti preghiamo di aprire gli occhi e metterti in condizione di poter conoscere queste informazioni insieme alle molte altre che abbiamo messo a disposizione sui nostri canali (sito web con blog, pagina FaceBook, canale YouTube, etc)

Siamo nell’era dell’informazione quindi molte delle cose che possono servirti per fare una scelta oculata sono già presenti sul web in qualche modo. 

Noi facciamo la nostra parte. 

Abbiamo postato e continueremo a postare altro materiale gratuito grazie al quale potrai farti un’idea della situazione internazionale e finire cosí di dare retta a tutte le sciocchezze che ti vengono propinate giorno dopo giorno.

Per questa volta è tutto. Se vuoi approfondire l’argomento ti rimandiamo agli altri video e post presenti sui nostri canali e, laddove avessi qualche ulteriore perplessitá ti invitiamo a farci pervenire la tua domanda cui cercheremo di rispondere quanto prima oppure di telefonare gratuitamente al nostro numero verde: 800 170 016.

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