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Sai Che, Secondo L’ISTAT, Sono più DI 100 Mila Le Imprese Che al 2019 Sono Fallite In ITALIA? E quanti ancora, all’alba del Covid 19, saranno costrette a tirare giù la serranda?
A occhio e croce parliamo di 4/5 volte la cifra riportata qui sopra.
Caro Imprenditore, questi numeri devono urgentemente farti riflettere.

Ascoltami con attenzione.

Ecco una statistica illuminante: oggi, rispetto a soli pochi anni fa i fallimenti in Italia siano cresciuti del 55,42%, passando dai 9.384 del 2009 ai 14.585 del 2015. Dal 2009 ad oggi parliamo di oltre 103.700 aziende che hanno chiuso i battenti (e non teniamo conto degli sconvolgimenti recenti perché non voglia-mo demoralizzarti troppo)!.

Un dato questo che non ha paragoni con le altre grandi economie monitorate dall’OCSE (l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico).

E vi è di peggio. In alcuni settori come la ristorazione, falliscono ben 27 attività ogni giorno!


Che cosa significa tutto questo?

Vedi, dietro questi numeri ci sono persone.
Persone come me e te. Giovani e meno giovani.
Persone che magari si troveranno a dover spiegare questo fallimento alla propria famiglia che aveva puntato tutto, scuola, figli, vacanze, sull’azienda.

Se dovessi fallire, sei rovinato.

Pensi che mi sbagli?

L’Italia non è l’America, se fallisci negli States, sei visto di buon occhio perché hai provato a metterti in gioco.

In Italia se fallisci anche le banche non ti presteranno più soldi.

Ma sai una cosa? C’è ancora di peggio…

se in Italia fallisci come imprenditore, le banche non ti presteranno soldi neanche come privato, nel caso dovessi chiedere un mutuo per l’acquisto della tua prima casa!

Ascolta: In Europa vi è, però, una nazione che favorisce l’impresa e che pre-mia e facilita la costruzione di nuove imprese, soprattutto estere. Ora, per la cronaca, questa nazione è il Regno Unito, con Londra in primis, che, soprattutto con l’avvicinarsi della Brexit, ha necessità di mostrarsi economicamente forte nei confronti degli investitori europei.

Infatti, dal sito del Governo Inglese (fonte: https://www.gov.uk/government/publications/why-overseas-companies-should-set-up-in-the-uk/1962399), si legge:

“Il Regno Unito è il paese scelto dal maggior numero di aziende che desiderano aprire una sede in Europa.”

Funziona così: l’aliquota attuale della Corporation Tax (fonte https://www.gov.uk/corporation-tax), l’imposta sulle società, è del 19% nel 2020 (e si abbasserà al 17% subito dopo l’epidemia che ha colpito il mondo intero). Si tratta di una delle due aliquote più basse applicate nei paesi G20, le 20 più grandi economie al mondo. E, tieniti forte, questa aliquota è destinata scendere!

Ma aspetta. Il Regno Unito ha inoltre firmato accordi bilaterali con diversi paesi per evitare la doppia imposizione fiscale. La maggior parte delle imprese con sede nel Regno Unito non paga l’imposta sulle società per i dividendi esteri.

 

Senti soprattutto questa: sui guadagni personali e societari inferiori alle 85.000 sterline (quasi 100.000 Euro) non si paga la VAT (la nostra IVA).

Insomma, se in Italia hai lo Stato socio con te al 50% solo per i guadagni, nel Regno Unito accade l’inverso.

Purtroppo, però, non è semplice aprire la sede della tua società a Londra. Non è facile perché necessiti di residenza e contatti che garantiscano per te.

E qui è dove entriamo in gioco noi.

So che non ne puoi più di dover lottare con i clienti, con i fornitori e anche con lo Stato.

Siamo gli Avvocati internazionalisti Fabio Santoro e Oreste Maria Petrillo

Avv. Fabio Santoro

Avv. Facio Santoro

European Lawyer, con oltre 10 anni di esperienza nel settore internazionale e nel contenzioso, è specializzato in commercio internazionale, gestione aziendale, redazione di contratti e negoziazione, diritto commerciale, apertura societaria, contenzioso processuale e conformità AML/CFT. •European Lawyer e consulente internazionale.

Avvocato specializzato in:

commercio internazionale, gestione aziendale, redazione di contratti e negoziazione, consulenza in diritto commerciale, apertura societaria (on-shore e off-shore), contenzioso processuale e conformità AML/CFT.

Già avvocato presso: Serious Fraud Office, Associate Of Foreign Exchange, Ernst&Young, ASSOIMPRESE

Avv. Oreste Maria Petrillo

Con oltre 10 anni di esperienza in business e contenzioso internazionale, è specializzato in Diritto Penale, GDPR, Protezione dei dati, Compliance, Revisioni dei documenti, Redazione di contratti e Negoziazione, Apertura di società nel Regno Unito e conformità AML/CFT.

Oreste è avvocato e consulente internazionale specializzato in:

apertura di società nel Regno Unito, diritto penale societario, GDPR, compliance, revisione documentale, redazione di contratti e negoziazione.

Già avvocato presso Ernst&Young e altre corporation in Italia e nel Regno Unito.

Esperto in transazioni internazionali

Avv. Oreste Maria Petrillo
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Ecco come possiamo aiutarti.

La SAPE Cons Ltd è la società di avvocati che si occupa da anni di tutto l’iter burocratico per l’apertura sicura di una società OPERATIVA a Londra.

Non sto scherzando.

Siamo l’unica società che segue i suoi clienti in tutto l’iter, dall’apertura societaria, sino alla tenuta contabile, passando per l’apertura del conto bancario, senza farti muovere dall’Italia.

Infatti abbiamo sia le nostre sedi che possono prestarsi alla domiciliazione legale, sia contatti con diversi Virtual Office della City dove poter stabilire la tua sede.

A differenza dei competitor, che si limitano solo all’apertura della società, senza darti la garanzia di apertura del conto bancario societario e non dandoti alcuna consulenza operativa su come evitare le piaghe della burocrazia e tu-telare la tua posizione, noi aiutiamo i nostri clienti in tutti gli step e lo facciamo parlando con te in italiano e incontrandoti in Italia, provvedendo la nostra con-sulenza legale frutto di anni di esperienza!

E questo, per te che sei imprenditore, significa non doverti preoccupare di do-verti spostare a Londra, di saper parlare l’inglese e di avere la residenza e le utenze intestate a te (senza queste ultime due, scordati l’apertura del conto bancario qui nel Regno Unito).

Troppo bello per essere vero?

I Migliori Imprenditori & Marketers On-Line ed Off-Line Hanno Scelto i MoneyLawyers

“Hai la serenità di far prosperare la tua impresa nel Regno Unito in modo legale. Ci sono pochi professionisti in Italia che hanno questo tipo di conoscenze.”

Carlo D’angiò, Marketer

“Percorso che dalla A alla Z che risponde a ogni domanda che un imprenditore può avere. Corso come nessun altro a livello mondiale, non ne ho trovati altri di altrettanto approfonditi.”

Emanuele Properzi, Imprenditore On.line

“Consiglio il loro video corso sia a chi ha già consulenti sia a chi non li ha. Perché la conoscenza è potere. Anche io ho dovuto chiamare il mio consulente per rammentarlo che forse qualcosa gli era sfuggito!”

Gio Talente, Formatore, Direttore vendite e Imprenditore On.line

“Ho cercato in giro soluzioni per internazionalizzare.  La migliore in assoluto è quella di Fabio e Oreste.”

Giacomo Freddi, Imprenditore On.line

“Se ti posso dare un consiglio, analizza la tua società con Oreste e Fabio, e capisci se puoi internazionalizzare per avere un ridotto carico fiscale!”

Fabio Damante, Imprenditore

Conosco Oreste come avvocato da tempo.
Mi sono affidato a lui per alcuni contratti e documenti legali per il mondo digital e quando mi ha chiesto di guardare in anteprima nazionale il corso “Internazionalizzazione per Online Business” sono corso a vederlo perché ho diversi clienti che cercano questo tipo di info.
Ascoltami: È un percorso unico che ti porta per mano, step by step, dallo stato zero, principiante assoluto, fino allo stato esperto, ad aprire la tua Ltd, col conto corrente, interamente da solo, passando anche per l’off-shore.
Che aggiungere. Porta la tua conoscenza finanziaria nel digital un passo più avanti rispetto alla concorrenza.

Joe di Siena, Marketer

Gualtiero Maalo, Vice Presidente Esecutivo ASSOIMPRESE
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Ecco il punto: a noi piacere guadagnare aiutandoti, è un sistema win-win, tu risparmi e noi guadagniamo.
No, non siamo benefattori, né lo facciamo per la gloria.
Non siamo i moderni Robin Hood. Siamo professionisti del settore e lo facciamo con maestria e competenza.

Presta attenzione.
Noi possiamo offrire apertura societaria, apertura di conto corrente e sede legale. Il tutto senza l’obbligo per te di dover risiedere nel Regno Unito!

Molti nostri competitor allettano i clienti sostenendo di poter aprire una Limited a prezzi stracciati, ma quando il cliente si affida a loro scopre che ci sono tutta una serie di controindicazioni tra le quali quella di dover risiedere sul territorio, avere la National Insurance Number e un conto corrente nel Regno Unito! Dopodiché tireranno fuori mirabolanti soluzioni di cui prima non avevano fatto menzione che ti costeranno un mare di soldi.

Ora, fai attenzione a questo: dopo aver speso soldi, avrai una società che non potrà mai funzionare davvero e, quindi, avrai gettato i tuoi soldi letteralmente dalla finestra.

Capisci? Oltre al danno, la beffa: sarai accusato di esterovestizione senza aver mai beneficiato di una società all’estero per davvero! Grande errore!

CI PRENDIAMO CURA DELLA TUA AZIENDA INTERNAZIONALIZZANDOLA NEL REGNO UNITO FACENDOTI PAGARE MENO TASSE E AVER CLIENTI INTERNAZIONALI: TI PORTIAMO VIA LE TASSE MENSILMENTE E AVRAI OPPORTUNITA’ DI TROVARE MENSILMENTE CLIENTI INTERNAZIONALI

Adesso, andiamo al sodo.
Ecco cosa ti offriamo:

  • Call strategica con noi (l’hanno già richiesta i migliori imprenditori italiani)

  • Pagare meno tasse rispetto all’Italia (Non è un sogno, è realtà)

  • Non dovrai mai spostarti dall’Italia, neanche per aprire il conto bancario (se poi vorrai venire a trascorrere la vacanza qui a Londra, lo farai da imprenditore felice, magari con la tua famiglia!)

  • La nostra consulenza legale internazionale (come solo uno studio di avvocati internazionalisti può darti)!

Immagina questo. Dal mese prossimo potrai vantarti di aver internazionalizzato il tuo brand ed essere uscito dalla strette maglie della burocrazia italiana e aver risparmiato decine di migliaia di euro di tasse, come suona questo?

Attenzione però! Se hai pensato anche solo per un momento di poter fare da solo, ti avviso: qui la burocrazia è poca, ma è inflessibile!

O fai le cose come vogliono loro, alla lettera, o non riuscirai mai ad avere la tua società nella City, nella più lussuosa e ambita capitale al mondo: Londra.

Potresti aspettare dei mesi per non vedere mai ricevere una risposta affermativa circa l’apertura del conto bancario… e senza conto, addio società funzionante!

Ma qual è il secondo nostro valore aggiunto?

La parte ancor migliore è il prezzo.

Quanto costa il tutto?

Di solito vendiamole nostre consulenze a non meno di £1.000,00 l’ora.

Tuttavia, abbiamo avuto una enorme richiesta da parte di imprenditori in seria difficoltà economica che non riescono a sopportare i prezzi di una internazionalizzazione nel Regno Unito.

Per venir incontro a queste richieste, abbiamo deciso di piazzare la nostra consulenza (1 ORA) a
800 €, tutto compreso.

Ma se agisci entro questa settimana allora potrai avere un risparmio di 300€ e pagare il tutto 499 (e potrai chiederci di tutto)!

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Cosa comprendela consulenza?

  • 60 minuti di consulenza con noi per renderti operativo sin da subito

Ti sembrano molti? Ti assicuro che non sono niente rispetto ai vantaggi che questa piccola spesa ti assicurerà.

Quali Sono I Vantaggi Più Importanti Per Il Tuo Business Per Aprire Una Limited A Londra?

Vediamoli insieme:

  • Opportunità commerciali e finanziarie uniche!

  • Apertura societaria in meno di 24 ore!

  • Nessun costo notarile!

  • Capitale sociale minimo richiesto per l’apertura pari a 1 sterlina (ma noi ti eviteremo di pagare anche quella!

  • Vantaggi fiscali enormi (aliquota al 19%)!

  • Partita IVA (VAT in UK) non obbligatoria sino a 85 mila sterline di fatturato annuo!

  • Apertura del conto corrente in sterline o addirittura anche in euro o al-tre valute, a Londra!

  • Sede legale in Inghilterra!

  • Possibilità di usufruire della consulenza legale di due avvocati internazionalisti per contratti e altri documenti vincolanti per la società (pagando a parte, ma in sconto rispetto ai nuovi clienti)

E siccome le notizie belle vengono alla fine:

  • Se deciderai di internazionalizzare con noi, questo prezzo ti verrà scalato dal totale!!!

  • Potrai fare tutto questo senza spostarti mai dall’Italia!

  • Avrai la registrazione della consulenza per poterla visionare quando vuoi!

  • Avrai in omaggio il nostro video corso “Come pagare meno tasse clegalmente” del prezzo di 97 €!

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Risposte alle domande frequenti sull’internazionalizzazione in Inghilterra

No, non esclusivamente. A tutti, imprenditori digitali o che lavorano offline e anche chi vuol aprire un altro tipo di società diverso dalle Limited anche fuori il Regno Unito.

Perché se davvero hai intenzione di avere più clienti, dar alla tua società un respiro internazionale, e pagare davvero molte meno tasse e fatturare più utili, allora possiamo aiutarti nel modo più veloce, più economico e meno dispendioso possibile
Perché non troverai nessun altro servizio simile al nostro e da nessun’altra parte. Per te ci sarà il miglior team presente sul mercato e al minor costo possibile.

Perché siamo “Money Lawyers”, abbiamo già aiutato un numero elevato di imprenditori come te a internazionalizzare il proprio business!

Avrai la tua prima società Limited (Ltd) in meno di 24 ore e il tuo conto corrente in meno di un mese.

Riuscirai a guadagnare di più in due modi:

  1. Risparmio sulle tasse.
  2. Aumento della clientela internazionale.

A noi non interessa ciò che farai con questi soldi in più: potrai divertirti, spenderli per la famiglia o, semplicemente, metterli in banca.

Non è affar nostro perché quello che ci compete è esclusivamente insegnarti a farlo.

Vediamolo con un esempio pratico su guadagni di €80.000 in Italia e in Gran Bretagna.

Quindi quanto risparmi e paghi in entrambe le nazioni e quanto riesci a mettere da parte (capitale che poi hai la possibilità di reinvestire nel migliore dei modi, come ad esempio comprare un immobile sul territorio, etc.)?

La prima differenza sostanziale sta nel tempo in cui dovrai pagare le tasse sulla società.

Infatti negli UK per il primo anno vi è una sorta di facilitazione fiscale in quanto, nel momento in cui tu apri la tua società, lo stato ti chiederà il versamento delle tasse soltanto dopo 21 mesi. 

È vero che dopo questo periodo ti chiederà il 19% di tutto quello che hai guadagnato, tuttavia tu intanto hai la possibilità di testare se la tua idea imprenditoriale funziona o meno.

 Vediamo che cosa succede in Italia su un guadagno di circa €80.000. 

Su questa cifra devi pagare generalmente IVA, Ires, Irap (al momento in cui scrivo, 24% lo paghi di Ires, il 22% di IVA il 3,9% lo vai a pagare con l’irap per un 49,9% di totale). 

Quindi su €80.000 se ne vanno €39.920 di tasse, ovverosia praticamente la metà, senza contare gli altri vari contributi di categoria.

Ora andiamo a toccare anche il discorso dell’INPS, oppure gli iscritti presso altre forme pensionistiche obbligatorie. 

I soggetti INPS pagano generalmente il 25,72% mentre i soggetti titolari di altra tutela pensionistica obbligatoria pagano un’aliquota media del 34,23%.

Ti basta o devo continuare?

Vediamo invece un attimo che succede nel Regno Unito sulla stessa cifra di incassi. 

Su €80.000 si paga solo la Corporation tax che adesso è il 19%, quindi su €80.000 la Corporation Tax al 19% incide per €15.200! 

Giusto per capirci.

La bellezza di €24.720 di risparmio tra i due paesi!

E il calcolo di cui sopra non tiene minimamente in conto il discorso INPS.

Altre discussioni al riguardo sono semplicemente superflue.

Capisco la tua preoccupazione. Fortunatamente abbiamo avuto a che fare spesso con situazioni come la tua, quindi abbiamo sviluppato un percorso step by step che rende il processo di espansione territoriale all’estero talmente facile e intuitivo che ti ci vorrà meno di un mese a diventare autonomo nella strategia di internazionalizzazione.

Pensi che può funzionare anche per te come lo ha fatto per gli altri imprenditori nostri clienti soddisfatti?

La Limited, o Ltd, altro non è che una società di capitali e viene spesso accostata alla società a responsabilità limitata italiana (quindi la S.r.l.).

Qual è la fondamentale differenza che passa fra una S.r.l. e una Ltd? Fondamentalmente i soldi.

La registrazione della partita IVA (VAT in inglese) non è obbligatoria per le Ltd fino al raggiungimento di £85.000 di fatturato annuo. Questo vuol dire che se il tuo fatturato, in 12 mesi, non raggiunge quella cifra, tu non sei obbligato a registrarti per avere il numero di riferimento e neanche sei costretto a caricarla sul prezzo che fai al cliente (e neanche dovrai versarla, ovviamente).
Assolutamente no. Nella qualità di azionista (Shareholder, in inglese), in UK (United Kingdom – Regno Unito) non risponderai con il tuo capitale personale circa quelle che sono le vicende societarie (esattamente come in Italia).
Assolutamente sì. Diciamola tutta, il business online è quello che maggiormente, per la sua conformazione e natura, si presta ad una internazionalizzazione per il tramite di una Limited.
Certo, a questo riguardo è bene menzionare che in UK le tasse sul lavoratore dipendente sono circa un terzo di quelle italiane.

Se la loro attività avviene in una fabbrica in Italia non c’è modo per rimandare tutto alla Ltd inglese senza incorrere nella esterovestizione (caso diverso invece è se il lavoro non è legato ad una sede fisica) ed è per questo che Fiat quando ha delocalizzato, ha chiuso la fabbrica in Italia aprendo nei paesi dell’est Europa.

Questa domanda sembra molto strana a tutti quelli che sono imprenditori di lungo corso ma, incredibilmente, ci sono persone che ancora se la pongono.
La risposta è “sugli utili” così come per tutte le società del mondo.
Personalmente non conosco giurisdizioni dove le tasse si pagano al lordo delle spese.
In questo contesto c’è sempre chi scarica più spese e chi ne scarica di meno.
In UK c’è una soglia sotto la quale il dividendo non si paga.
Superata quella soglia il dividendo si paga solo se sei residente in UK.
Se risiedi in Italia quei dividendi vengono tassati secondo il fisco italiano ad una media del 26%.
Ma anche qui c’è il trucco per abbattere a 0 il pagamento delle tasse sui dividendi esteri, però non è questo il luogo per parlarne (dovresti fare una consulenza privata con noi o acquistare uno dei nostri 3 pacchetti).
A questo riguardo è bene ribadire che non esistono risposte universali.

Francamente questa domanda, tra le tante, ci lascia davvero perplessi.

Ti sei mai chiesto che cos’è la brexit?

Niente più che il Regno Unito che ha lasciato l’Unione Europea.
Questo significa che chi risiede in UK e non è un britannico deve trovare eventualmente dei sistemi per poter restare a livello permanente.
Benissimo!
Cosa ha a che fare tutto ciò con la tua Ltd, tuttavia, nessuno te lo dice.
Hai mai sentito parlare della personalità giuridica della società di capitali?
Probabilmente sì.
Una volta che la società è stata incardinata, essa è un’entità a sé stante, è una persona giuridica che non ha nulla a che fare con te e cammina separatamente rispetto a te.
Tu, naturalmente, sei l’azionista o uno degli azionisti, forse anche il direttore, tuttavia non devi mai pensare che la tua persona sia da confondere con la personalità giuridica di una società.
Quindi le società che sono incorporate in UK sono parte del sistema britannico a prescindere e restano come tale soggetti di diritto nel Regno Unito (poco importa chi siano gli azionisti o il direttore).
Questa domanda, a onor del vero, mi viene rivolta spesso da chi non ha neanche la più pallida idea di che cos’è una società.
Tu che sei un imprenditore o aspirante tale dovresti sapere che la società marcia con i propri piedi a prescindere da te.

Alcuni più esuberanti chiedono anche “Io sono italiano e c’è la brexit. Posso essere azionista della società in Inghilterra?”.
A questi rispondo sempre di pensare a Flavio Briatore o personaggi simili. Briatore è cittadino italiano ed ha partecipazioni azionarie, non voglio esagerare, in un centinaio di società sparse per il globo pur senza avere la cittadinanza di tutti e 100 i paesi in questione.
Credo che questo esempio risponda ampiamente alla domanda.

Non so se ci hai fatto caso, ma è da diversi mesi che gli organi di stampa italiani riportano con insistenza che l’Inghilterra è sull’orlo di un baratro economico per via della brexit.

Dio mio chi se ne va di qua, chi se ne va di là, le aziende scappano, le persone vanno in fallimento, le persone fanno incetta di farmaci perché tra poco comincia l’apocalisse” e via dicendo.

Un esempio di quanto detto sta in un articolo del Sole 24 Ore di qualche tempo fa dove si parlava dell’offerta recente fatta dalla borsa di Hong Kong al London Stock Exchange Group.
Quest’ultima, casomai non lo sapessi, è praticamente una società privata che possiede la borsa di Londra, la seconda borsa più grande del mondo dopo quella di New York (e possiede anche Piazza Affari, per tua informazione).

A fronte di quell’articolo che valutava quell’evento come una conseguenza delle prospettive apocalittiche dell’Inghilterra, avevamo sommessamente rilevato in un post lasciato su Facebook alla pagina SAPE: Limited For Business che quella proposta secondo noi non avrebbe avuto futuro, e così è stato.
Infatti 2 giorni dopo è stata respinta al mittente.
Quando la scadenza del 31/10/2019 è stata ulteriormente posticipata, il Sole 24 Ore ha visto un radicale mutamento sulle considerazioni a proposito della brexit.

Adesso la Brexit è vista come un momento topico con la possibilità che Londra diventi un nuovo paradiso fiscale, sulla scorta di Singapore (The Singapore Scenario).

Praticamente la catastrofe nucleare che doveva arrivare non ci sarà più.
Anzi addirittura adesso la paura è che ad essere intimorita da un punto di vista economico è proprio l’Europa, stando a quanto riportato dal Sole 24 Ore.

Le autorevoli fonti giornalistiche che davano il Regno Unito per spacciato ora si sono ricordate che Londra ha le carte in regola per continuare ad essere la capitale degli scambi finanziari tra gli Stati Uniti e l’Europa anche dopo la brexit.

Ma davvero Londra diventerà un paradiso fiscale?
Come sempre la verità sta nel mezzo.
Per quanto nessuno è in possesso della palla di cristallo possiamo dirti che, anche laddove la Brexit avvenisse, il Regno Unito procederà comunque ad una serie di manovre di salvaguardia.

La ragione per cui molti osservatori vedono questo evento come qualcosa di sbagliato, lo fanno sulla scorta di ragioni psicologiche e sentimentali.
Sulla scorta dell’idea di una bella famiglia europea unita e felice.
In termini imprenditoriali, invece, questo è il momento in cui si deve investire in UK perché vi è un’economia fiorente che procede sempre a ritmi serrati.

Quindi, le possibilità di sviluppo e di business vengono fuori come funghi e la credibilità internazionale è comparabile solo a pochissimi altri paesi nel mondo (nessuna blacklist e flessibilità commerciale enorme).

Da quando c’è stato il referendum sulla brexit ad oggi le incorporazioni sono aumentate di oltre un milione.
Quindi un milione di imprenditori, dopo il referendum del 2016, sono venuti qui ad investire e stanno ancora investendo.

Naturalmente non voglio fare l’oracolo di Delfi ma al 99,99 periodico su 100, ci saranno accordi bilaterali, quindi per una determinata serie di merci vi saranno gli accordi bilaterali stipulati tra Italia e Regno Unito che entreranno automaticamente in azione.
Risposta secca: no, nessun contributo INPS o altro.
In UK la pensione te la paghi privatamente a meno che tu non sia un dipendente dello Stato o di qualche azienda. In questi casi, infatti, così come in Italia, nel tuo contratto è previsto un regime pensionistico.
Quando si tratta di pagamenti (e questo è un consiglio che vale per qualsiasi tipo di società in qualsiasi parte del mondo) dobbiamo fare la differenza tra teoria e pratica.

In teoria nel mondo finanziario e commerciale tutti possono pagare tutti (salvo i paesi sotto embargo o in qualche modo sanzionati).

In pratica però è bene tenere a mente il concetto di spazio economico europeo.

Non credo di doverti spiegare cos’è.

In breve se i tuoi pagamenti sono fatti verso (o ricevuti da) giurisdizioni dello spazio economico europeo transitano molto più celermente.

Al di fuori di questo circuito i tempi si dilatano perché il grado di compliance aumenta, c’è bisogno di fare dei controlli molto più serrati (dipende anche dall’entità del pagamento).

Se ora però ti dicessi che, a livello pratico, tutte le giurisdizioni europee hanno la stessa celerità, sarebbe una bugia.

Anche (e addirittura) all’interno del circuito Sepa i bonifici bancari non hanno la stessa velocità.

I bonifici dall’Inghilterra, per esempio, hanno una velocità superiore ai bonifici che partono da Malta.

Questo perché la credibilità di un paese ha effetto sulle banche e sulle tue transazioni. Se tu sei, ad esempio, un imprenditore che lavora soprattutto nell’online, sai benissimo che il tempo è tutto (soprattutto nella capacità di versare i soldi o di ricevere i soldi in tutto il mondo, specialmente se ti occupi di dropshipping e il tuo carico viene fermato alla dogana).

Questi sono giochi molto delicati e per il tuo business c’è una grandissima differenza se il bonifico arriva 24 ore prima o 24 ore dopo.

Avendo lavorato proprio con le banche, possiamo dirti che alcuni tipi di pagamenti hanno una vera e propria corsia privilegiata rispetto ad altri.

Per esempio, e non voglio sembrare razzista, un pagamento verso un paese dell’est Europa, viene visto con molto più sospetto e rallentato all’ennesima potenza se non addirittura bloccato.

Ricordati inoltre che le banche non hanno bisogno di una ragione valida ma soltanto di una scusa.

Se quindi la banca sospetta che stai facendo un pagamento nei confronti di un determinato soggetto in una giurisdizione che è in odore di sanzioni dì pure addio al tuo pagamento.
Talvolta viene restituito (quando sei più fortunato), a volte viene congelato in attesa di investigazione.

In quest’ultimo caso non rivedrai mai più il tuo gruzzolo.

Questo è un dato di fatto che non ha nulla a che fare con la giustizia, con i tuoi diritti o con l’onestà del tuo business.
Succede e basta.

E chi gestisce un business sa che evitare i guai è sempre la soluzione più vantaggiosa ed efficiente rispetto al cercare di risolverli.

La risposta è sì, anche se pubblicizziamo principalmente l’apertura nel Regno Unito.

La risposta è molto semplice.

Di per sé non c’è niente di sbagliato nell’aprire una società in ciascuno di questi posti.

Naturalmente ciò che è meglio o peggio viene relazionato sulla scorta delle tue esigenze.

Quindi se devi aprire una società tanto per aprirla, allora siamo i primi a dire che un posto vale l’altro.

Anzi a questo fine vai pure dove paghi poco o nulla in modo da non essere soggetti ad alcun’altra spesa.

Se invece il tuo scopo è avere una società che funzioni nella misura in cui permette al tuo particolare business di crescere secondo le tue aspettative allora non tutti i posti sono i migliori, almeno ai fini della tua azienda.

Se il tuo scopo è, per esempio, avere un’attività online, quindi con uno scarso addentellato in uno specifico territorio (in quanto la tua consulenza può essere fatta urbi et orbi) allora Londra rappresenta un ottimo posto per poter procedere.

Come detto, i posti migliori e peggiori si misurano in relazione alle proprie esigenze.

Tuttavia, Londra è il posto dove una persona che ha un business fiorente o con ottime prospettive, è, a nostro giudizio, migliore non soltanto per una ragione fiscale e per questioni di burocrazia e di tasse ma anche e soprattutto per una questione che prescinde dall’economia.

Gli scambi commerciali nazionali e internazionali, caro mio, si basano su una buona dose di credibilità (soprattutto per le start up).

La credibilità che ti può dare una società presente nel Regno Unito, rispetto a una società in Bangladesh o una società nel Borneo (soprattutto quando dovrai approcciare futuri clienti e persuaderli a fidarsi del tuo prodotto e della tua azienda) è infinitamente maggiore.

Il background societario che avrai per il semplice fatto che la tua azienda ha sede a Londra, che è la capitale commerciale d’Europa (su questo non c’è alcun dubbio) è una fonte di credito enorme agli occhi del mercato, è un dato di fatto.

La piazza di Londra è la seconda piazza più grande del mondo dopo New York.

Ogni giorno presso la borsa londinese ci sono scambi per triliardi di sterline.

Mi rendo conto che, per molti, questo non sembra di primo acchito un grande mordente, ma ti assicuro che nel mondo degli affari e del commercio (e soprattutto nel mondo degli scambi bancari) dove la società ha sede, questo è un concetto fondamentale (la banca avrà così pochi sospetti e opererà controlli con tranquillità e scarsa diffidenza).

La dichiarazione dei redditi personale che dovrai fare come cittadino allo Stato italiano resta assolutamente immutata.

Per quanto riguarda la tua dichiarazione dei redditi come soggetto societario di diritto inglese dovrà essere fatta solo ed esclusivamente allo stato inglese, in quanto la tua società Limited è dotata di personalità giuridica autonoma quindi le dichiarazione redditi inerenti al business inglese vanno fatte in Inghilterra.

Solo quello che tu percepirai in Italia come dividendo societario va naturalmente dichiarato al fisco italiano come socio di una società estera (IVAFE).

Assolutamente NO.

Questa è una domanda che si rifà molto da vicino a quella precedente.

Ci sono tantissimi metodi per poter portare soldi in Italia e spesso sono quelli usati da persone che vogliono a tutti i costi evitare di pagare le tasse (anche le più piccole).

Naturalmente non ti stiamo assolutamente istigando ad utilizzare o a cercare questi metodi.

Tuttavia, e questo è un dato di fatto, questi metodi esistono e possono essere considerati addirittura leciti (se fatti in un determinato modo o se ti fai guidare dal giusto professionista) e sarebbe stupido e poco professionale da parte nostra se non te lo dicessimo.

Assolutamente NO.

C’è un trattato tra Italia e Regno Unito del 1988-89 entrato in vigore nel 1990 sulla doppia tassazione che provvede proprio ai casi di specie e che vieta la doppia tassazione.

Stai tranquillo.

Sì e No.

Sebbene questo non sia un obbligo legale (in quanto, così come in Italia, la dichiarazione dei redditi potresti anche fartela da solo) in linea pratica faresti solo un gran casino se non sai cosa stai facendo, quindi è sempre più prudente avere un professionista che lavora sul territorio.

Se ti stai chiedendo se ci sono commercialisti italiani che lavorano a Londra, ti diciamo subito che ce ne sono.

Noi, per esempio, lavoriamo con uno di essi che ha uno studio a Londra da trent’anni, quindi non c’è da preoccuparsi.

Se non lo sai le società dormant, in UK, sono società che, anche se aperte, non commerciano e quindi risultano praticamente ferme in attesa di iniziare a commerciare.
Non credo che questo sia il tipo di soluzione che serve ad un imprenditore che ha voglia di internazionalizzare.
Se ti serve una Ltd che deve restare pietrificata fai pure, ma non credo andrai molto lontano negli affari.

Il metodo più semplice è trasferirsi (prendere armi e bagagli e partire).

Se poi i traslochi non fanno per te esiste anche qualche alternativa, ma che va discussa con un professionista serio che sa quello che fa, come va fatto e come evitare errori.

La giurisprudenza chiarisce che per “esterovestizione di persona giuridica” deve intendersi: «la fittizia localizzazione della residenza fiscale di una società all’estero, in particolare, in un paese con un trattamento fiscale più vantaggioso di quello nazionale allo scopo, ovviamente, di sottrarsi al più gravoso regime nazionale».

Precisa, quindi, che siffatti fenomeni si realizzano «attraverso la costituzione, solo fittizia, di una società all’estero che poi, di fatto, subentra nel business della società residente negli Stati a fiscalità piena».

In questo senso, «risulta esterovestita una società costituita all’estero che presenti uno o più criteri legali di collegamento con l’ordinamento nazionale».

Ma non preoccuparti! Se fai le cose esattamente come ti diciamo noi, la costituzione della società estera sarà tutt’altro che fittizia.

Ma cosa dice la Giurisprudenza Europea e di Cassazione per un socio di una società estera?

Secondo il principio comunitario della libertà di stabilimento l’imprenditore può esercitare la propria attività economica nel paese che più ritiene confacente alle proprie esigenze; egli ha, ovverosia, il diritto, riconosciuto dalla normativa internazionale, di sfruttare tutte le opportunità di mercato che gli si presentano, compresa quella di trarre benefici fiscali da una legislazione che li preveda.

«Si tratta, come accennato, di diritto di rango comunitario, sancito dall’art. 54 del TFUE, secondo il quale le persone giuridiche che operano legalmente in uno Stato membro possono creare e gestire un’attività permanente su base stabile e continuativa, alle medesime condizioni che la legislazione dello Stato membro di stabilimento definisce per i propri cittadini». Ciascun soggetto economico operante nel sistema comunitario ha quindi, il diritto di trarre vantaggi fiscali derivanti dalla propria localizzazione, scegliendo liberamente dove stabilire la propria attività. A tal proposito la stessa Corte afferma che: «il vantaggio fiscale non è indebito sol perché l’imprenditore sfrutta le opportunità offerte dal mercato o da una più conveniente legislazione fiscale (ma anche contributiva, previdenziale), lo è se è ottenuto attraverso situazioni non aderenti alla realtà, di puro artificio». Cass. Pen., 30 ottobre 2015, n. 43809

E tanto è vero ciò, che un socio di una società estera dichiara i suoi dividendi allo Stato Italiano mediante l’IVAFE:
https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/schede/pagamenti/imposta-valore-att-estero-ivafe/base-imponibile-e-aliquote-scheda-ivafe, più chiaro di questo, cosa c’è?

È giustissimo che tu lo faccia. Noi lo faremmo prima di una scelta così importante.
Perché è importante questo? Per mantenere il rispetto reciproco in famiglia.
E quando una buona decisione come questo investimento per il futuro economico della tua famiglia viene portata a termine, quel rispetto sarà davvero reciproco, non credi?

Spesso si deve dar conto a qualcuno per concludere una spesa, ma le altre persone non hanno la visione d’insieme che hai tu su un determinato argomento.

Quindi devi prendere l’iniziativa e acquistare, perché la loro percezione di ciò che può essere giusto o sbagliato per le tue finanze non è reale.

Andrai al verde pensando in questo modo!
Non è troppo costoso, dato che è di qualità eccezionale (accompagnandoti mano per mano in tutto l’iter professionale) e ti dà la nostra esperienza decennale.

Quindi, che sia (soggettivamente e non oggettivamente) troppo caro o no non è questo che ci interessa, quanto piuttosto che tu sia soddisfatto anche in futuro per i nostri servizi.
Sarà il tuo miglior investimento degli ultimi anni.

Perciò, sul serio non puoi permetterti di investire meno di 1 € al giorno? Fermati per un momento e rifletti bene su come credere che tu non possa fare un buon investimento ti influenzerà profondamente nel futuro. Vuoi davvero una cosa del genere?

Non è questo il giorno dell’Apocalisse.

Abbiamo sempre tempo a sufficienza, dovremmo solo usarlo in modo giusto. Aspettare non è mai la scelta migliore. Perché come diceva lo scrittore Luc de Clapier: “Non è nato per la gloria chi non conosce il valore del tempo.

E tu, davvero stai cercando di guadagnare tempo? Quale beneficio potrebbe portarti aspettare?
Sai qual è davvero la notizia?
La cattiva notizia è che il tempo vola.

La buona notizia è che tu sei il pilota. Scegli bene. Scegli di investire subito. Scegli di non sciupare il tempo presente.
Tutto viene per passare, niente viene per restare.

Ti invito a seguire il consiglio di Orazio: Afferra il presente e affidati al domani il meno possibile.

Vedi, non sarai mai più giovane di quanto tu lo sia OGGI, e non importa quanti anni tu possa avere, è una verità oggettiva, quindi hai l’obbligo morale, per te e per chi ti vuol bene, ti iniziare adesso.

Se solo sei un minimo interessato e sai che un giorno acquisterai uno dei nostri servizi ti direi di farlo oggi, perché lo sai meglio di me: più passa il tempo e più si continua a rimandare.

In più una volta raggiunta la quantità di imprenditori che riusciremo a seguire personalmente, toglieremo per almeno 12 mesi la possibilità di accedere ai nostri pacchetti.

Dopo questo periodo raddoppieremo il prezzo dell’offerta (e sarà comunque poco per il valore e l’esperienza racchiusa in questi anni).

Perché continuare a rimandare?

Cogliere con il giusto timing un’opportunità è un’abilità che ti aiuterà per il resto della vita.
Il 90% delle persone aspetta il momento perfetto per decidere, ma il momento perfetto è OGGI (non domani, non tra una settimana e non in futuro).
Inizia oggi!

Perciò, non essere uno snob: aspetto di leggere la tua candidatura oggi stesso!

Ti avverto, ti stai ingannando e lo sai. Voglio liberarti dalla trappola della tua mente con questa notizia bomba.

E se avessi a disposizione una consulenza gratuita col nostro sales manager?

Cosa pensi che avresti deciso per allora?

Prova da te e decidi dati alla mano chiamando il numero verde free 800170016.

Il fatto che tu non abbia sentito parlare di noi, mi dispiace dirtelo, non significa molto. Ti assicuro che molti dei nostri clienti hanno sentito parlare di noi da altri clienti e che, nel nostro settore, abbiamo anche una certa reputazione.

È sempre vero che hai sempre sentito parlare di cose che sono buone?

Quando ero un bambino (n.d. Oreste Petrillo), mia mamma mi mandava spesso a casa di sua madre, mia nonna.

E lei mi raccontava vecchie storie di famiglia. Non ho mai sentito queste storie, tranne che da lei, quindi non so se le inventava lei o se facevano semplicemente parte della tradizione.
Mi raccontava che quando nacque la televisione, a casa sua non vollero acquistarla perché avevano paura della voce che usciva dagli altoparlanti.

Pensavano fosse spiritata!
Capisci come il loro pensiero limitante li abbia bloccati dal beneficiare di una novità così sorprendente?
Ogni nuova idea nasce con un primo passo, e ogni novità deve iniziare dalle origini.

Noi siamo nuovi online (off line siamo decenni che lavoriamo, ed è per questo che ci chiamano i “Money Lawyers”), è vero, ma con tanta voglia di emergere mostrandoti il nostro valore, ed è per questo che dobbiamo impegnarci più degli altri per te.

Non hai ancora sentito parlare del nostro servizio done for you perché è nuovo online, ma in futuro non solo ne sentirai parlare molto e bene, ma tu farai parte dei precursori della nuova classe di imprenditori eccellenti in Italia.

Sì, siamo nati da poco sul web, ma è per questo che ci impegniamo più egli altri per darti il meglio, perché solo così possiamo farci conoscere da tutti gli altri imprenditori.

Non prenderti surrogati di consulenze, prendi chi investe su di te per far progredire la propria azienda.

Beh, gli antichi saggi dicevano che sei hai la fede di un chicco di senape, puoi muovere una montagna. Quindi, ti chiedo, la tua fede è grande almeno quanto un chicco di senape?

Perché davvero basta poco per poterlo fare.

E non si tratta di fede, quanto di provare per credere.

La scelta è: vuoi uno schianto clamoroso o una schiacciante vittoria?

Perché non stai acquistando un bene che non frutta. Stai prendendo un bene che ti porterà frutti: con le conoscenze che userai aumenterai il tuo introito economico in maniera considerevole.

Se acquisti una casa col mutuo è un investimento o è un acquisto?

Pensaci… In una casa ci vivi, non ti crea affatto reddito.

Quando hai comprato casa o la nuova auto, avevi i soldi per comprarla?

Sei andato in banca o da una finanziaria per chiedere un mutuo o un prestito?

Te li sei fatti prestare?

Bene, noi non ti stiamo dicendo di chiedere un mutuo o un prestito che ti ha permesso sì di avere casa o macchina, ma di avere anche un costo fisso. Tutti i giorni devi lavorare per far sì che quello che guadagnerai servirà per ripagarti il debito.

Quello che ti stiamo proponendo, invece, è un qualcosa che nel giro di meno di 10 mesi ti produrrà reddito, ricchezza, e quindi valore per te stesso e per la tua famiglia, ti porterà ciò che desideri a livello economico facendoti rientrare dall’investimento economico già dopo il primo mese e quindi di sorpassare i tuoi problemi di qualsiasi tipo. Adesso, è meglio o peggio rispetto al pensare di non aver soldi? Perché anche per comprare casa non avevi soldi (non parliamo dell’ultimo gingillo alla moda), eppure li hai trovati.

Quindi le opzioni sono 2:

o credi che il nostro servizio non ti salverà dalla bancarotta e non ti farà ottenere il successo che desideri (e non credo sia questo il caso, altrimenti non ci avresti letto fin qui), oppure stai decidendo di non andare avanti e di rimanere nella situazione in cui sei.

Qualsiasi sia la tua scelta, la decisione è comprendere come ti sei organizzato quando volevi acquistare la nuova casa o la nuova macchina perché da questa parte non avrai un debito, ma un investimento che ti porterà ad avere ciò che tu desideri.

Certamente. Se sarai scelto, dopo aver compilato e inviato la tua candidatura ai nostri servizi ti forniremo i dati per effettuare il bonifico.

Purtroppo no. Il prezzo è troppo basso per poterlo rateizzare. Se sei un imprenditore rientri delle spese entro una settimana o due.

Certamente. Ti sarà inviata in automatico alla email usata per registrarti, una volta completato l’acquisto.

Puoi o scriverci a [email protected] oppure chiamare il nostro numero verde gratuito 800 170 016

Semplice: la prossima volta lo pagherai il doppio e a numero limitato di imprenditori saliti a bordo chiuderemo le porte per almeno 1 anno.

Quindi quando ti servirà non potrai averci al tuo fianco se non con consulenze da 1.000 euro l’ora.

Bravo, complimenti per la scelta oculata e giusta. Ottimo investimento di tempo e denaro.
Semplice.

Puoi o cliccare in basso per completare l’investimento, oppure contattare il nostro numero verde dove verrai accolto da un consulente del nostro Team Telefonico al numero gratuito 800.17.00.16

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