Apertura società estera

Ciao caro imprenditore.

Oggi ci  occupiamo dell’apertura di una società estera. Di nuovo? Repetita iuvant e c’è davvero tanto bisogno di ripetere quello che per noi è l’a,b,c,  ma che per molti è arabo. La chiamano la maledizione della conoscenza, quando sai tanto e pensi che anche gli altri sappiano. Quindi, meglio riprendere le basi. 

Iniziamo senza indugio.

Quando pensi all’apertura di una società estera, a che cosa pensi davvero?

Pensi che sia molto complessa? In realtà, soprattutto in una giurisdizione europea di libertà economica, libertà di circolazione, di persone e di capitali è diventato sempre più semplice avere ed aprire un ramo oppure la propria azienda all’estero.

Noi ci occupiamo molto dell’apertura delle società nel mondo anglosassone, nella forma delle Ltd, poiché questo tipo di società ha una forma molto flessibile che si adatta a tantissimi scopi.

Quando parliamo delle società nel Regno Unito uno dei primi equivoci da spazzare via è in relazione alla burocrazia e ai tempi e agli aspetti amministrativi.

L’apertura di una società in Inghilterra è di per se stessa piuttosto semplice e non richiede sforzi particolari o una preparazione eccelsa, ma attenzione: deve essere fatta nel modo giusto e nei tempi giusti.

Naturalmente la società Limited, e noi ne parliamo perché più appetibile data la vicinanza geografica con l’Italia e per tutta una serie di ragioni fiscali amministrative, può essere aperta in tempi estremamente brevi.

Noi ci riusciamo in meno di 24 ore, ma diciamo che 48 ore sono accettabili, certo adesso naturalmente c’è sempre chi dice “no, non è vero. Io ho l’amico dell’amico che c’ha messo 4 giorni, 5 giorni, oppure che ha fatto qualche cosa e non gliel’hanno aperta…”, ragazzi eccezioni alle regole ci sono e ci saranno sempre, naturalmente se parliamo di regole generali allora 24-48 ore bastano a un bravo operatore, ma magari chi è meno bravo o è alle prime armi, impiega più tempo.

Dipende anche se si sanno fare i passi giusti che non sono di per se stessi troppo complicati, ma devono essere appresi molto bene altrimenti si corre il rischio di fare un pasticcio.

Tieni presente che la burocrazia, rispetto alle società italiane, è estremamente più agevole ed estremamente più bassa e anche il tipo di aliquote cui le società sono sottoposte è una soltanto, quindi non vi sono tutte le medie degli importi cui sono soggette le società italiane nella loro generalità.

Attenzione però a dire che la burocrazia di una società all’estero è amica. Non lo è se non sai cosa stai facendo e in Inghilterra in particolar modo, anche se è molto più agevole rispetto a quella italiana, è comunque inflessibile e dotata di una grande severità se non si commettono i passi giusti e nei tempi giusti.

Niente che deve spaventare nessuno, semplicemente però deve essere chiaro che quando si apre una società all’estero, e a Londra in particolar modo, bisogna agire in modo molto puntuale, molto preciso, per evitare di incappare in errori che possono costare anche delle multe salate, in quanto parliamo di una nazione molto ligia alle regole, però ricorda che è proprio tale severità che ti tutela nei rapporti con i terzi e che è così celere nella difesa dei diritti di chiunque. 

Per oggi è tutto

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